Dopo l’esperienza dello scorso anno, è forte in me la tentazione di boicottare alla grande la seconda “Notte delle Streghe”, in programma stasera a Benevento. Non perché non ne riconosca gli effetti positivi e i buoni propositi, ma perché a mio umile parere lo scorso anno si è un po’ esagerato con il nazional-popolare, trasformando quello che io vedo come un grande salotto all’aperto, ossia il corso Garibaldi, in una specie di micro-Madonna delle Grazie senza venditori di pentole e coltelli. Pur apprezzando la comodità di poter mangiare una spiga bollita (a’ pullanghèll’) in centro, sapere che l’evento clou di quella Notte delle Streghe sarebbe dovuto essere il concerto di Rosario Miraggio, non riuscì a far scemare la mia “perplessità” (eufemismo).
La premessa polemica era per introdurre e segnalare l’evento, previsto altresì per questo sabato, “Una notte al museo”, iniziativa del Ministero dei Beni e le Attività Culturali che apre le porte a musei e siti archeologici in tutta Italia, gratuitamente, dalle 20.00 alle 24.00. Giusto un paio di nomi, limitatamente alla Campania: Reggia di Caserta, Pompei, Ercolano, Museo Archeologico e Museo di Capodimonte a Napoli.
Magari ne parliamo dal vivo stasera per strada, mentre sgranocchiamo due noccioline davanti alla chiesa di Santa Sofia.